Casa di ringhiera

Progettazione e coordinamento maestranze
Milano | 2020 - 2021

 
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La casa di ringhiera milanese: tipica, affascinante, glamour ma anche rustica, che non era una casa nata per la ricca borghesia milanese. Non era una casa per ricchi ma nemmeno come le case popolari del dopoguerra, a quel tempo addirittura nei cortili ci mettevano le statue, certo erano realizzate di materiali poveri, però erano fabbricati comunque curati nei dettagli. Meravigliose, ma una cosa è certa: sono sempre troppo piccole e non sai mai dove mettere il bagno.

 
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Sì, perché le case di ringhiera a Milano nascono a cavallo tra ‘800 e ‘900, e a quell’epoca il bagno era una funzione tranquillamente condivisibile con i vicini. Roberta ha cercato per tanto tempo una casa dal forte sapore e carattere, ma anche una metratura un po’ più generosa. Si è però innamorata di questo bilocale con i parapetti grigi di ferro e mi ha chiesto di darle tanto spazio, il più possibile.

 
 

Il bilocale, al momento dell’acquisto, presentava una zona giorno ristretta da un bagno scomodo fuori norma, e una camera da letto abbastanza grande che avrebbe potuto essere meglio ottimizzata. I soffitti alti e le grandi finestre ci davano la libertà di alzarci e di creare degli spazi sfruttabili per lasciare la massima libertà a livello 0.

 
 
 

È stato quindi realizzato un piccolo soppalco sotto il quale abbiamo inserito un armadio su misura, mentre il bagno nuovo ricavato dalla camera non lascia al caso nemmeno un cm quadrato. La doccia collegata alla camera da letto attraverso una piccola porta in vetro lascia entrare la luce nel bagno che altrimenti sarebbe cieco.

 
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La scelta dei materiali è stata guidata dalla ricerca di superfici ed elementi mai banali, l’intenzione era quella di creare un angolo interessante in qualunque lato della casa. La soglia di ingresso dalle linee pulite e geometriche a contrasto con la spina in rovere del soggiorno, e l’esagono che riprende i formati tipici dell’epoca di costruzione del palazzo, sono stati accostati a piastrelle smaltate a mano in Sicilia, terra di cui è originaria Roberta.

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La cucina bianca è stata arricchita da dettagli neri a contrasto e completata da superfici color cotto il cui colore viene ripreso nelle gole per l’apertura degli elementi. Le porte antiche, sono state stuccate e riverniciate, poi riposizionate in camera da letto e ingresso, in modo tale da conservare il più possibile quel sapore antico di cui si è innamorata Roberta vedendo l’appartamento per la prima volta.

 
 

ELABORATI GRAFICI

 
Stato di fatto

Stato di fatto

 
Stato di progetto

Stato di progetto

 

IMPRESE ESECUTRICI:

Impresa edile: Cosman impianti tecnologici e collaboratori
Falegnameria: Andrea Toffanelli

Fotografie di Marta D’avenia

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